Compravendite di abitazioni, ecco i primi dati 2023 dall’OMI

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Compravendite di abitazioni, ecco i primi dati 2023 dall’OMI

Qualche giorno fa l’Agenzia delle Entrate – Osservatorio del Mercato Immobiliare ha pubblicato i primi dati del 2023 sull’andamento delle compravendite residenziali: come era ampiamente atteso, si è registrata una nuova diminuzione tendenziale delle transazioni notarili aventi ad oggetto le abitazioni, con un passo indietro del -8,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale, sono state quasi 167 mila le unità residenziali compravendute nei primi tre mesi dell’anno, circa 15 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’evoluzione è – del resto – tutt’altro che attesa. Dopo i continui rialzi del 2021, con il picco raggiunto nel secondo trimestre, la serie statistica ha mostrato dei costanti rallentamenti nella progressione delle compravendite, con una crescita sempre più attenuata. Quindi, nel quarto trimestre 2022, l’inevitabile inversione di tendenza, ora accentuata ulteriormente nel corso del primo trimestre 2023.

Un passo indietro quasi ovunque

A livello nazionale le compravendite di abitazioni sono calate maggiormente nei comuni capoluogo (- 10,2%) rispetto ai comuni minori (- 7,4%).

Per quanto concerne l’analisi per macroaree, la diminuzione degli scambi è diffusa in tutte le aree del Paese con la sola eccezione delle Isole, unica area con tasso tendenziale positivo (+ 1,1%). Per il resto, si viaggia dal -5,1% del Sud al -11,5% del Centro. In mezzo, il Nord Est e il Nord Ovest, rispettivamente con un passo indietro del – 10,3% e del – 9,1%.

Cosa ne pensano gli agenti immobiliari

Contestualmente alla pubblicazione dei dati OMI, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il suo Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, realizzato in collaborazione con Tecnoborsa e Banca d’Italia.

Dal report è emersa una fotografia attendibile dell’evoluzione del mercato residenziale e un’aspettativa lievemente migliorata sul futuro a breve termine da parte degli agenti immobiliari, le cui percezioni sui prossimi mesi si stanno facendo un po’ più ottimistiche. Poco meno di due terzi degli operatori ha peraltro affermato che l’attuale andamento dei prezzi al consumo finirà con l’incidere negativamente sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita.

Tra gli altri dati statistici di maggiore interesse condividiamo come:

  • per il 61,7% degli agenti i prezzi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili;
  • l’84,2% degli agenti ha affermato di aver venduto almeno un’abitazione nel I trimestre, contro l’87,8% del quarto trimestre 2022;
  • lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle iniziali richieste del venditore è in calo all’8,2% contro il precedente 8,8%;
  • i tempi medi di vendita sono calati a 5,5 mesi, contro i precedenti 6,1 mesi, per il nuovo minimo dall’inizio della rilevazione;
  • è del 30% la quota di operatori che segnala difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti;
  • il loan-to-value si mantiene elevato, prossimo al 76%;
  • la quota di compravendite finanziate con un mutuo ipotecario è scesa al 64,1% contro il precedente 65,3%.
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