Vendere una casa ereditata: l'accettazione tacita dell’eredità

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Vendere una casa ereditata: l’importanza della accettazione tacita dell’eredità

Quando si tratta di vendere una casa oggetto di successione occorre premunirsi di una serie di cautele aggiuntive rispetto a quelle che si potrebbero adottare per la vendita di un appartamento che non è parte integrante dell’eredità. Tra di esse, trova certamente spazio la necessità di trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità. Ma di cosa si tratta? E perché è così importante?

Cos’è la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità

La trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità è la trascrizione, da parte del notaio (o altro pubblico ufficiale) dell’accettazione tacita dell’eredità al cui interno è presente anche l’immobile che ora ci si accinge a vendere.

L’utilità dell’atto è fondamentale per poter regolarmente condurre una compravendita immobiliare di un bene oggetto di successione, perché garantisce la continuità delle trascrizioni, ovvero la ricostruibilità dei passaggi di proprietà del bene dinanzi a una visura storica sullo stesso. Diviene dunque un componente fondamentale del kit documentale esaminato dal notaio per poter stipulare l’atto di compravendita dell’immobile.

Anche se è buona norma effettuare la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità in sede di successione, capita sovente che chi ha ereditato il bene si limiti a fare la semplice denuncia di successione. Attenzione, però: la dichiarazione di successione non è un atto pubblico e, trattandosi di un provvedimento che rientra nel novero degli atti privati, non sarà in grado di portare a conoscenza dei terzi l’avvenuto trasferimento del bene.

Prevenire è meglio: perché fare una verifica completa prima dell’atto

Nonostante oggi giorno sia sempre più evidente la necessità di tale trascrizione prima della stipula dell’atto di compravendita, capita purtroppo che si finisca con il sottovalutare l’importanza di tale passaggio, e arrivare così in prossimità del giorno dell’acquisto dell’appartamento scoprendone la sua carenza. Di qui, una serie di ulteriori disagi che potrebbero anche arrivare a determinare lo slittamento del rogito, con malumori tra le parti e costi non preventivati (l’onere per la trascrizione è peraltro a cura del venditore).

Proprio per questo motivo diventa fondamentale giungere al giorno dell’atto di compravendita mediante la consulenza attenta di un agente immobiliare, che non solo curerà ogni fase del processo di vendita del proprio immobile ereditato, ma si occuperà di verificare se tutti i documenti sono in regola per poter procedere alla compravendita, o se invece sia necessario reperirne alcuni, mancanti, come la trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità.

Si tenga infine conto che tale documento è generalmente richiesto anche dagli istituti di credito nel momento in cui i periti ricostruiscono la regolarità tecnico – giuridica dell’immobile. Non disporre di questo documento da presentare all’acquirente significa pertanto allungare i tempi di reperimento del mutuo da parte di costui e, dunque, determinare un’estensione di quelli legati alla cessione del proprio bene.

Insomma, è proprio il caso di dirlo: prevenire attraverso un’analisi coerente della propria regolarità documentale è molto meglio che correre ai ripari, soprattutto con interventi dell’ultima ora, da organizzarsi con celerità e senza adeguata preparazione!

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