Comprare e vendere casa, le previsioni per il prossimo anno

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Comprare e vendere casa, le previsioni per il prossimo anno

Le compravendite immobiliari nel 2020? Il loro quantitativo sarà più o meno quanto sperimentato nel 2019, con prezzi tendenzialmente in rialzo (ma non ovunque) e un supporto del mercato creditizio che continuerà ad essere garantito da politiche delle banche, relativamente “generose”, ancorché attente a evitare erogazioni troppo facili nei confronti di soggetti di dubbia solvibilità.

È questo, in estrema sintesi, il riscontro che emerge dall’Osservatorio immobiliare di Nomisma, che negli ultimi giorni ha presentato alcuni dati di particolare rilievo per archiviare il 2019 e anticipare alcune tendenze che potrebbero comparire nel 2020.

Compravendite immobiliari in rialzo, ma un nuovo aumento sarà nel 2021

Al fine di conferire un po’ di ordine ai ricchi spunti forniti dall’Osservatorio, non possiamo non cominciare con uno sguardo all’evoluzione delle compravendite immobiliari, con un rialzo che ha condotto il volume di quelle residenziali a quota 590 mila unità: un livello che dovrebbe essere caratterizzato anche nel 2020, rimandando così al 2021 il superamento della soglia delle 600 mila transazioni.

Rispetto a 10 anni fa il differenziale rimane sempre negativo (- 63 mila unità), e ancor più consistente è il deficit rispetto ai picchi toccati dal mercato italiano nel 2006. Tuttavia, la situazione sembra essersi già invertita in alcuni territori, con le principali città italiane che viaggiano oggi su ritmi di compravendita superiori a quelli rilevati nel periodo di confronto decennale.

Prezzi, la ripresa si fa attendere

Un panorama territorialmente simile è tratteggiabile anche sul fronte dei valori di compravendita residenziale. Se infatti nelle grandi città i prezzi sono cresciuti dello 0,2% nel 2019, invertendo così la tendenza negativa che aveva caratterizzato il 2018 (- 0,9%), è anche vero che nel resto d’Italia i valori delle transazioni sono più affaticati, con una ripresa più omogenea dei prezzi che si fa attendere.

Sarà il 2020 il momento giusto per il tanto atteso rimbalzo? Forse no, ma è lecito auspicare una stabilizzazione, oltre che una conferma della crescita dei valori nelle zone di maggiore attrattività.

Indebitarsi converrà ancora: tassi bassi per tutto il 2020

Tra le (quasi) certezze del 2020 spicca poi quella legata al mercato creditizio: nel prossimo anno, come già avvenuto nel 2019, gli istituti di credito continueranno a supportare l’evoluzione delle transazioni di compravendita immobiliare, con politiche più o meno aggressive determinate da una concorrenza crescente.

Certo è che questo scenario sembrerebbe tuttavia contrastare con uno dei più sorprendenti dati forniti da Nomisma, che sottolinea come la quota di operazioni residenziali supportate da un mutuo bancario sia scesa nel 2019 dal 58% al 51%, con contemporaneo incremento delle transazioni supportate da mezzi propri.

Questo non deve evidentemente lasciare intendere che ci sia un disimpegno da parte degli istituti di credito sul fronte finanziario, che sembra peraltro essere assicurato su livelli di tasso piuttosto favorevoli. Valutato che le curve Euribor e IRS non dovrebbero subire impennate nei prossimi mesi, e che gli spread bancari continueranno ad essere compressi in virtù dell’accresciuta concorrenza, è ben prevedibile attendersi un 2020 di tassi contenuti, con una spiccata preferenza per l’indebitamento a tasso fisso sulle operazioni di medio lungo termine.

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