ABI-OMI, come è andato l’inizio 2021 secondo il nuovo sondaggio

News

ABI-OMI, come è andato l’inizio 2021 secondo il nuovo sondaggio congiunturale

ABI-OMI, come è andato l’inizio 2021 secondo il nuovo sondaggio congiunturale

Come avviene ogni mese di giugno, anche quest’anno l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il nuovo dossier trimestrale (aggiornato al primo quarto 2021), integrato con le valutazioni derivanti dal Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia. Ma quali sono i principali spunti che è possibile trarre da questo documento?

Prezzi di vendita stabili

Il primo dato che salta agli occhi è che il 61,5% degli agenti immobiliari intervistati ha segnalato una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita delle proprietà residenziali nel corso del primo trimestre 2021, con una percentuale in linea con la precedente rilevazione. Di contro, rimane elevata, ma in evidente flessione, la quota di operatori che dichiara di aver riscontrato una flessione delle quotazioni, passando dal 33,7% dell’indagine precedente al 27,1% dell’attuale.

Le vendite di case

Passando oltre, rileviamo come la quota di agenzie immobiliari che ha dichiarato di aver venduto almeno un’abitazione nel primo trimestre dell’anno sia leggermente salita, passando dall’82,1% del quarto trimestre 2020 all’83,6% del primo trimestre 2021. Il livello è dunque tornato vicino a quello che precedeva l’emergenza sanitaria da Covid.

Tra gli altri dati in miglioramento rileviamo anche il calo dei tempi medi di vendita, passati a 7 mesi, e la contrazione dello sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle iniziali richieste del venditore, che ora è sceso al 10,1% contro l’11,3% del trimestre precedente.

Il peso dei mutui

Il Sondaggio rileva come il 72,9% delle compravendite sia stato finanziato con un mutuo ipotecario, contro il 73,8% della rilevazione precedente. Il loan-to-value (ovvero, il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile) è invece rimasto pressoché stabile al 76,2%. La percentuale di agenzie immobiliari che segnalano difficoltà nel reperimento del mutuo da parte dei propri clienti rimane intorno a un quarto (24,6%, contro il 25,8% di un trimestre prima).

Le attese sul mercato

Infine, per quanto concerne le attese delle agenzie immobiliari riguardo al proprio mercato di riferimento, evidenziamo un netto miglioramento, anche se permane un discreto ottimismo. In particolar modo, il 14,5% degli operatori ha dichiarato di avere aspettative sfavorevoli per il trimestre in corso, mentre il 12,4% prefigura un miglioramento. Nel quarto precedente, invece, le percentuali erano pari rispettivamente al 26,3% e al 9,4%.

Più ampiamente, a migliorare sono anche le aspettative sull’andamento del mercato immobiliare nazionale. Con riferimento all’evoluzione nel trimestre in corso, il saldo rimane negativo ma in misura decisamente più contenuta rispetto alla scorsa rilevazione, pari a – 6,0 punti percentuali contro i – 26,6 punti percentuali della recedente indagine.

Miglioramento significativo anche per quanto riguarda le prospettive a due anni, tornate positive nell’indagine precedente e oggi ulteriormente sviluppatesi, con un saldo fra attese di miglioramento e di peggioramento pari ora a 23,6 punti percentuali, contro i 9,6 punti percentuali del dossier precedente.

In conclusione, cresce la quota di agenti immobiliari che si attende un impatto positivo dell’epidemia sulla domanda di abitazioni, divenendo oggi prevalente su quella che invece attende effetti negativi (il saldo è di 14 punti, contro i – 17,4 punti del trimestre precedente).

Ti è piaciuto questo articolo?
Vuoi essere avvisato quando ne pubblicheremo altri?
Rispettiamo la tua privacy in ottemperanza alla normativa GDPR