Mutui casa, il 2024 si apre con una decisa risalita

Il 2023 non passerà certamente alla storia come il miglior anno per le richieste di mutui e per le stipule di atti di compravendita, ma il 2024 sembra essere iniziato con ben altro dinamismo. Stando a quanto emerge dall’ultimo report condotto da Facile.it e Mutui.it, infatti, ci sono dei segnali molto positivi su entrambi i fronti, con la richiesta di finanziamenti che è aumentata del 17% rispetto allo stesso periodo del 2023 e con l’importo medio richiesto che è salito dell’1,9%. A crescere è anche il valore medio degli immobili oggetto di mutuo (+2%). Ma per quali motivi?

Perché gli italiani riscoprono il mutuo casa

Sempre secondo la stessa analisi, a giocare un ruolo favorevole nell’aumento delle richieste dei mutui casa è certamente stato il miglioramento delle condizioni offerte sul mercato, in particolare relazione ai tassi fissi.

Le migliori offerte oggi disponibili per un mutuo standard da 126 mila euro in 25 anni vedono infatti TAN a partire dal 2,59%, per una rata mensile di 571 euro, 90 euro in meno rispetto alla miglior rata disponibile a maggio 2023. Il tasso fisso si conferma altresì essere decisamente più conveniente di quello variabile e, proprio per tale motivo, la quasi totalità delle richieste di finanziamenti casa del primo trimestre 2024 (98,3%) si è caratterizzata proprio per un tasso fisso.

Segnali incoraggianti anche dalle compravendite immobiliari

Così come i mutui, anche le compravendite immobiliare sembrano seguire un trend di ripresa dopo il difficile 2023, anno in cui è continuato il progressivo calo degli acquisti di immobili abitativi, passati – secondo il Notariato – dalle 589.486 operazioni del 2022 alle 547.838 del 2023, con una diminuzione complessiva del 7%.

Il Notariato annota inoltre che il calo delle compravendite della prima casa è stato del 10% per gli acquisti da privati e del 22,5% per gli acquisti da impresa. Minore è invece stata la sofferenza nel segmento delle seconde case, con cali rispettivamente del 2,4% e del 2,7%. Per quanto riguarda i prezzi, sempre dai dati raccolti dal Notariato emerge come nel 2023 il valore medio di scambio degli immobili si sia assestato a quota 154.416 euro, in calo rispetto ai 158.074 euro del 2022 e ai 155.118 euro del 2021.

In particolare, nel secondo semestre del 2023 il valore medio degli immobili abitativi acquistati da privati con agevolazione prima casa è sceso a 113 mila euro, rispetto ai 115 mila euro dei due anni precedenti. Di contro, gli immobili acquistati da imprese hanno mostrato un incremento significativo nel valore, salendo a 265 mila euro rispetto ai 235 mila del 2022.

Sottolineiamo inoltre come nel periodo oggetto di considerazione la maggior parte degli immobili acquistati da privati con l’agevolazione prima casa avesse un valore inferiore a 99 mila euro (43,77%), mentre solo lo 0,34% superasse il milione di euro. Per gli acquisti da imprese, il 27,82% degli immobili si colloca invece nella fascia tra 200 mila e 299.999 euro.

Il mercato delle seconde case

Un ultimo cenno è attribuibile al mercato delle seconde case, in cui i valori sono in buona parte inferiori ai 99 mila euro. Rimane però inalterato – dall’altro spettro di prestigiosità – l’interesse per gli immobili di lusso, con 7.772 transazioni oltre il milione di euro nel 2023, nonostante una leggera diminuzione rispetto al 2022. Di questi, 4.815 sono immobili abitativi, di cui 3.691 acquistati come seconda casa.

Leggi anche...